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05/12/2023
Tutto esaurito a Fiorano; Barbolini eletta in segreteria Fnp
Gli uomini e le donne della Fnp Emilia Centrale si sono riuniti il 9 novembre a Fiorano per il Consiglio generale della categoria, presso il salone del Pellegrino, situato a breve distanza dall’imponente santuario della Beata Vergine del Castello. All’evento erano presenti i vertici della Fnp, tra cui il Segretario regionale Roberto Pezzani, Adelmo Lasagni e il Segretario nazionale Girolamo Di Matteo, insieme alla segreteria UST Emilia Centrale rappresentata da Rosamaria Papaleo (Segretaria Generale) e Andrea Sirianni.
L’assemblea si è riunita anche per dare il benvenuto a Silvana Barbolini, nuovo membro della segreteria Fnp di Modena e Reggio. Originaria di Sassuolo, con 40 anni di esperienza nelle fabbriche ceramiche, si distingue per la sua inesauribile energia e una chioma bianca con un piccolo tocco di rosa. Prende il posto di Rossana Boni, attiva nella Cisl dal 1984, a cui la sala ha tributato un lungo applauso in segno di riconoscimento per la sua lunga e determinata carriera.
Durante l’incontro sono stati analizzati sia gli sviluppi a livello nazionale che internazionale. I relatori hanno fatto riferimento alle dichiarazioni del governatore della Banca centrale americana e hanno esaminato la manovra finanziaria del Governo, con le sue luci e ombre evidenziate dal segretario nazionale Luigi Sbarra.
L’evento è stato caratterizzato da una partecipazione massiccia e è stato aperto dalla relazione del Segretario Lasagni. Questi ha tracciato un filo narrativo che sottolineava la necessità di costruire un patto tra generazioni per affrontare le sfide più rilevanti del nostro tempo, tra cui immigrazione, pensioni, lavoro precario e l’accesso ai grandi diritti universali, con particolare attenzione alla sanità. Temi che l’economista Alberto Berrini ha enfatizzato con una formula incisiva: “Non possiamo tollerare un debito pubblico di 3.000 miliardi e contemporaneamente accettare un’evasione fiscale di 100 miliardi. Non possiamo permettere che le corporazioni schiaccino l’Italia”.