Caregiver Familiare: Intervista a Loris Cavalletti

05/09/2018



L'Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a proporre una legge sui caregiver, una legge nata fondamentalmente da una domanda dal basso.

Loredana Ligabue ( direttrice della cooperativa “ANZIANI E NON SOLO” di Carpi e segretaria dell'associazione CARER): la proposta di legge è stata espressione di un importante percorso di cittadinanza attiva. A promuovere un'analisi e una valutazione inerenti alle problematiche del caregiver familiare è stata, a partire dal 2007, la Cooperativa sociale Anziani e non solo (ANS) di Carpi (MO).


Con il termine caregiver (letteralmente “donatore di cura”) intendiamo colui che gratuitamente, ed essendo legato da vincoli affettivi, aiuta un proprio congiunto non più autosufficiente a causa dell'età avanzata oppure di patologie croniche invalidanti. Generalmente, ma non necessariamente, è un familiare.

La legge dedicata in Emilia-Romagna (L.R. 2/2014 “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare - persona che presta volontariamente cure e assistenza”) definisce il caregiver familiare come “la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura, nell'ambito del piano assistenziale individualizzato (di seguito denominato PAI), di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque di necessità di ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé”. Nel testo unificato presentato in Senato a fine XVII legislatura (2017) e nel Fondo istituito con la Legge di Bilancio 2018 la qualifica di caregiver (Prestatore volontario di cura) è riconosciuta solo a familiari e affini entro il secondo grado e nei fatti solo per assistiti disabili gravi ai sensi della legge 104/1992. 

In allegato, dalla rivista Contromano, segue l'intervista integrale a Loris Cavalletti, Segretario Generale FNP EMILIA-ROMAGNA, e a Loredana Liguabue.